Voler intervenire per smaltire gli eccessi, lavorando soprattutto nei punti critici, è un obiettivo sacrosanto, ma è auspicabile mantenere anche una corretta alimentazione per conservare un buono stato di salute. La dottoressa Marina Zambon, medico nutrizionista presso la clinica Hospitadella, offre dei consigli per ritrovare la forma persa, senza squilibrare un regime alimentare corretto.
Il grasso che si accumula proprio lì sul fondoschiena, croce e delizia. Molte donne cercano di combatterlo con sessioni sfiancanti di step, altre hanno fatto del lato B abbondante un pass per il successo, come Kim Kardashian, Beyoncé e Jennifer Lopez. A prescindere dai gusti, per gli scienziati della University of Oxford e del Churchill Hospital, le donne che hanno la tendenza ad accumulare grasso sul sedere e sulle cosce sono più intelligenti e più sane.
Uno su 4 confessa una costante paura di ingrassare, il 20% si sottopone a lunghe sedute di palestra per bruciare i grassi, 1 su 10 controlla costantemente le calorie che assume. La mania per la magrezza non è forse mai passata, nonostante i modelli televisivi stiano passando di moda per far largo alle star e alle tendenze del web. Neanche il mondo dei selfie, dei bloggers e dei tubers è immune dal mito del magro è bello e questo sembra pesare molto sugli adolescenti. Soprattutto sulle ragazze. Sono infatti molto diverse le percentuali tra lui e lei dello studio di Telefono Azzurro e DoxaKids che analizza i giovani davanti allo specchio.
Le diete ad alto contenuto di grassi allontanano i segni dell'invecchiamento del cervello, come ad esempio problemi di udito, perdita di peso, Alzheimer e Parkinson. In particolare, ad esser maggiormente efficaci sono gli acidi grassi a catena media, come l'olio di cocco. Questo e' quanto emerso da uno studio dell'Universita' di Copenhagen, pubblicato sulla rivista Cell Metabolism. I risultati suggeriscono che i grassi aiutano a rallentare il processo di invecchiamento facilitando la riparazione delle cellule e del Dna danneggiati. Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno analizzato topi con un sistema di
Le diete che limitano l'apporto calorico sono in grado di frenare l'invecchiamento. La scoperta è dei ricercatori della New York University School of Medicine. Lo studio, presentato per il congresso della Society fro Neuroscience a Washington, ha dimostrato nei topi che un regime alimentare impostato con un basso apporto calorico blocca lo sviluppo di 900 differenti geni legati all'invecchiamento. Insomma, il vecchio adagio che recitava 'sei ciò che mangi' ha ora una nuova appendice che rafforza le tesi dei nutrizionisti: diete molto 'light', a basso contenuto di carboidrati, posso farci vivere meglio e più a lungo.
Ancora una volta si conferma che l’alimentazione influisce sulla salute: questa volta della pelle! A sostenerlo è la dottoressa Gabriella Fabbrocini, docente di dermatologia e venereologia dell’università Federico II di Napoli che durante la sesta edizione del convegno “Dermat” ha parlato di “alimenti che guariscono malattie cutanee”.