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Ultima novità in fatto di diete è la famosa “dieta metabolica”, una dieta che prevede una drastica riduzione del consumo dicarboidrati (30 grammi nella fase di prova). Tuttavia esistono diverse perplessità sul regime alimentare dettato da questa dieta,

perplessità espresse da alcuni esperti del settore che affermano quanto segue.

L’eccessiva riduzione di carboidrati provoca una riduzione pericolosa di glucosio, essenziale al funzionamento del sistema nervoso centrale e degli eritrociti, che utilizzano esclusivamente glucosio per il loro metabolismo energetico. Inoltre, in condizioni particolari di estrema carenza di glucosio (digiuno prolungato), il corpo ricorre ai corpi chetonici per sopravvivere. Questo è un meccanismo disperato, efficace nel sostenimento delle funzioni vitali, ma non certo privo di effetti collaterali (stanchezza cronica, nausea, vomito, cefalee, coma).

Ed ancora, a parità di ossigeno consumato i carboidrati hanno un rendimento energetico superiore ai grassi. Ne consegue che con un simile approccio dietetico la prestazione sportiva nelle discipline di endurance verrebbe seriamente compromessa. Se non ci credete provate a chiederlo ad un maratoneta che, in procinto di superare il “muro” dei 32 km, incorre nella famosa ”crisi”.

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