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In evidenza: E' entrata in vigore il 1° Gennaio 2007 la disciplina della previdenza complementare che regolamente con nuove norme il cosidetto TFR o trattamento di fine rapporto, cosa cambia per i lavoratori dipendenti italiani? |
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Un futuro precario per tutti? E' un’emergenza sociale oramai quella
del precariato.
La precarietà, da malattia circoscritta a pochi giovani si diffonde su tutti. Pensiamo a chi ha figli, mogli a carico, a chi non ha più l’età per essere inserito in un’Azienda che possa investire su di lui. Ecco una storia, una delle tante: “Mi chiamo Canneto Roberto, nato a Senigallia il 30 settembre 1948, risiedo a Pesaro;sono attualmente disoccupato e sfortunatamente con non ancora né l'età anagrafica che quella contributiva per la Pensione! Ho inviato il mio curriculum vitae a ca.1200 Aziende,compreso l’estero:Francia, Inghilterra, anche perché ho una buona conoscenza delle Lingue. Nessuno mi ha accettato, senza dubbio per la mia “veneranda” età, ormai da “rottamare” e senza alcuno scopo di investimento, ma, secondo il “mercato” italiano, oramai “inutile”, se non dannoso!La mia cultura, sia didattica che di lavoro ed esperienza, potrebbe essere anzi un utile aiuto per quelle aziende che investono, proprio per la cosiddetta “Legge Biagi” in singolarità, spesso, minime se non prive di qualsiasi cultura sia a livello didattico che di semplice applicazione mnemonica. Oggi si investe, se così possiam dire, solo se si paga poco, se e per quello che le persone, spesso e volentieri prive di ogni volontarietà, possono dare, senza vedere futuro e/o investimento personale che darà comunque in medio periodo, utili. E’ vero che “largo ai giovani”, ma pur vero è che loro, forse, anche se da biasimare a livello sociale e politico, possono contare, come spesso accade, e forse anche volontariamente, sulle loro famiglie; ma noi “vecchi?”, a chi ci rivolgiamo se rimaniamo a questa età privi di lavoro, per ogni e qualsivoglia causa? La verità è che oggi il “Sistema” vuole e diffonde con estrema facilità la “cultura della non cultura”,cioè a dire che, più ignoranti si resta, e guarda che molti giovani d’oggi, ignorano le più essenziali e vitali norme di ogni vivere quotidiano e di tutto ciò che comporta sacrificio, anche nel “leggere” ed aggiornarsi su quello che succede intorno a Loro. Non parliamo però di Calcio,etc. perchè lì allora sono fantasticamente aggiornati e qualificati. La Francia ha totalmente estinto quella che era la sua legge Biagi speculare, con ragazzi ed adulti scesi nelle piazze; da noi mai sarà così!” |